Come vincere a Tressette: regole e scopo del gioco

Passiamo subito alle regole del Tressette: quante carte si danno? Intanto, si gioca con un mazzo da 40 carte tradizionali italiane, come quelle napoletane o piacentine, che includono i semi di coppe, denari, spade e bastoni. Ogni seme ha dieci carte, dalle numeriche fino alle figure di Fante, Cavallo e Re.

Adatto sia a due che a quattro giocatori, il Tressette si distingue per il suo regolamento elementare e il ritmo incalzante. Quando si gioca in quattro, i partecipanti formano due squadre, e il mazziere distribuisce dieci carte per giocatore, una alla volta, in senso antiorario. Nella modalità a due giocatori, invece, dopo la distribuzione iniziale, le carte rimanenti vengono lasciate al centro del tavolo per essere pescate durante la partita.

Il gioco è composto da dieci mani, chiamate “passate”. Il primo giocatore della mano sceglie una carta e stabilisce il seme dominante, detto “palo“. Gli altri devono rispondere con una carta dello stesso seme, se possibile; se non hanno carte di quel seme, possono giocare un “piombo“, cioè una carta di un seme diverso, che però non consente di vincere la mano. La presa va al giocatore con la carta di maggior valore nel palo scelto.

Valore delle carte: come si contano i punti

Nel Tressette, le carte hanno due valori: uno legato al loro valore di gioco e l’altro al punteggio che danno. 

Quando parliamo del valore di gioco, l’ordine delle carte è il seguente (dal più alto al più basso):  

• Tre,  
• Due,  
• Asso,  
• Re,  
• Cavallo,  
• Fante,   
• Sette,   
• Sei,  
• Cinque,  
• Quattro.  

Le carte Asso, Due e Tre sono chiamate “Carichi”, mentre Re, Cavallo e Fante sono le “Figure”. Infine, Sette, Sei, Cinque e Quattro sono chiamate “Scartine”.

Quando parliamo invece di punteggio, la situazione cambia:

• Asso vale 1 punto,
• Due, Tre, Re, Cavallo e Fante valgono un terzo di punto,
• Sette, Sei, Cinque e Quattro non assegnano punti.

Quindi, anche se il Tre è la carta più forte in gioco, l’Asso è la più importante per accumulare punti!

Qual è il totale punti disponibili in una partita?

• Sommando i valori di tutte le carte, si ottengono 10 punti e 2/3 per mazzo;
• Per evitare frazioni, chi effettua l’ultima presa guadagna 1 punto extra, portando il totale disponibile a 11 punti.

Questa suddivisione rende il Tresette un gioco strategico, dove raccogliere Assi e figure diventa fondamentale per aumentare il proprio punteggio. Non sottovalutare l’importanza dell’ultima presa: quel punto extra potrebbe fare la differenza.

Come funzionano gli accusi

Nel Tressette, gli accusi (o dichiarazioni) sono combinazioni speciali di carte che permettono ai giocatori di ottenere punti extra, aggiungendo un elemento di strategia e imprevedibilità al gioco. Gli accusi devono essere dichiarati all’inizio della partita, durante la prima mano, per essere validi. Ecco un’analisi dei principali accusi e di come possono essere sfruttati:

1. Bongioco (o Buon Gioco)
   In cosa consiste: Questo accuso si verifica quando un giocatore ha un tris di carte dello stesso tipo tra Tre, Due o Assi. Esempio: Tre Assi (Buon Gioco agli Assi) o Tre Due (Buon Gioco ai Due);
   Punti assegnati: 3 punti per un tris e 4 punti se si possiedono tutti e quattro gli Assi, Due o Tre presenti nel mazzo;
   Strategia: Dichiarare il Bongioco può dare un vantaggio iniziale significativo, ma alcuni giocatori preferiscono non farlo subito per mantenere segrete le proprie carte migliori e usarle in modo strategico durante la partita.
2. Superbongioco
   In cosa consiste: Questo accuso è una variante del Bongioco che si verifica quando un giocatore possiede quattro carte uguali, cioè tutti i Tre, Due o Assi presenti nel mazzo;
   Punti assegnati: 4;
   Strategia: È una combinazione rara e particolarmente forte. Dichiararla subito garantisce un vantaggio, ma può anche rendere il giocatore un bersaglio più prevedibile per gli avversari.
3. Napoli (o Napoletana)
   In cosa consiste: Napoli è una combo composta da Asso, Due e Tre dello stesso seme. Esempio: Asso, Due e Tre di Coppe (Napoli a Coppe);
   Punti assegnati: 3;
   Strategia: Dichiarare la Napoletana può confondere gli avversari, poiché rivela una combinazione forte e versatile. Può essere utilizzata per dominare più mani consecutive, rendendo la dichiarazione particolarmente vantaggiosa.

Come sfruttare gli accusi strategicamente

Gli accusi sono un elemento distintivo del Tressette: saperli usare con intelligenza può fare la differenza tra una vittoria stretta e un trionfo schiacciante:

• Calcolo del rischio: Dichiarare gli accusi offre un vantaggio immediato in termini di punti, ma espone il valore delle carte possedute agli avversari. Valuta se dichiarare subito o sfruttare le carte in silenzio;
• Combinazioni multiple: È possibile dichiarare più accusi contemporaneamente. Ad esempio, se un giocatore ha Asso, Due e Tre di Bastoni e tre Tre di altri semi, può dichiarare sia la Napoli sia il Bongioco, ottenendo 6 punti extra;
• Elementi psicologici: Dichiarare un accuso potrebbe spingere gli avversari a giocare in modo più conservativo, permettendoti di sfruttare la loro esitazione.

Le altre Strategie del Tressette Online

Come avrai capito, questo gioco di carte è ricco di tradizione e strategie, dove il silenzio tra i compagni è fondamentale. Per comunicare senza parlare, si utilizzano i seguenti gesti distintivi:  

• Busso: un colpo sul tavolo per segnalare al partner di giocare la carta più alta del seme dominante;
• Volo: calare una carta sollevandola leggermente per indicare che è l’ultima di quel seme;
• Liscio: far scorrere lentamente una carta per segnalare che si possiedono altre dello stesso seme.

Un’altra tattica vincente è la Raccolta degli Assi, sfruttando carte come Due o Tre per indurre gli avversari a giocare gli Assi e guadagnare punti preziosi. In alcune varianti regionali del Tressette, esiste la possibilità di “mandare a monte” una partita. Questa strategia consente di ripetere la distribuzione delle carte per un round, qualora un giocatore non riesca a totalizzare nemmeno un punto con le carte che ha in mano.